Statuto

Statuto

  1. La Società Italiana di Antropologia ed Etnologia, con sede in Firenze, ha lo scopo di contribuire allo studio dei caratteri somatici, psichici e culturali dell’uomo nelle loro variazioni etniche.
  2. La Società intende al proprio scopo:
    a) con la pubblicazione di un periodico, l’ ”Archivio per l’Antropologia e la Etnologia”, che, oltre a lavori originali e rassegne, contiene i Rendiconti della Società;
    b) con riunioni scientifiche, conferenze, convegni di studi ed altre iniziative.
  3. a) La Società comprende soci ordinari in numero indeterminato, soci onorari in numero non superiore a 25 e soci corrispondenti stranieri in numero non superiore a 50.
    b) Possono essere associate anche istituzioni culturali pubbliche o private con la denominazione di enti aggregati.
  4. I soci ordinari sono nominati a maggioranza di voti dal Consiglio su proposta di due soci controfirmatari della domanda di associazione, corredata da curriculum. Come soci onorari e corrispondenti stranieri possono essere proposti al Consiglio, da almeno tre soci ordinari, illustricultori di studi antropologici, etnologici o affini, o persone particolarmente benemerite della Società. La qualità di socio ordinario si perde per ingiustificata morosità biennale o per condotta indegna, non consona al carattere della Società o incompatibile con i fini, lo spirito e gli interessi di questa o che comunque operi contro i suoi organi direttivi e in difformità agli articoli statutari.
  5. L’ammontare dei contributi dovuti dai soci e le modalità di pagamento sorto stabiliti dal Regolamento interno. I soci onorari e corrispondenti sono esenti da ogni tassa.
  6. Tutti i soci possono usufruire della biblioteca secondo le norme del Regolamento. I soci ordinari e onorari ricevono gratuitamente il periodico pubblicato dalla Società. L’invio del periodico viene sospeso ai soci ordinari e agli enti aggregati non in regola col versamento della quota annuale.
  7. L’Assemblea è costituita dai soci ordinari e da un rappresentante di ciascun ente aggregato. Per la validità dell’Assemblea è necessaria, in prima convocazione la presenza della metà più uno dei soci. In seconda convocazione, che può aver luogo nella stessa giornata della prima, l’Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. L’Assemblea si riunisce annualmente in:
    a) almeno una riunione generale amministrativa cui spetta l’approvazione dei bilanci, la nomina dei sindaci revisori dei conti, la nomina della commissione elettorale e I’approvazione di eventuali modifiche allo Statuto e al Regolamento;
    b) in un numero indeterminato di adunanze ordinarie cui spetta deliberare sull’andamento ordinario della Società. Alle adunanze ordinarie fanno seguito di regola le comunicazioni scientifiche.
  8. La Società è retta da un Presidente e da un Consiglio elettivo di 10 membri. L’Assemblea o un comitato da essa nominato propone ai soci una lista nella quale è specificato il nome di due candidati come Presidente e di 15 candidati come consiglieri, dei quali 5 non residenti. L’elezione avviene per referendum a mezzo posta. Risultano eletti coloro che hanno riportato il maggior numero di voti. Ogni socio designa 11 dei nomi proposti oppure li sostituisce col nome di altri soci ordinari.
  9. In seno al Consiglio eletto e sotto la direzione del Presidente si procede alla distribuzione degli incarichi secondo le esigenze della Società. Tali incarichi comprenderanno almeno due Vice-presidenti di cui uno non residente, un Consigliere preposto all’amministrazione e un Consigliere preposto alla segreteria che ha facoltà di scegliersi un vice-segretario riconosciuto dal Consiglio. Inoltre il Consiglio provvederà a nominare un bibliotecario scegliendo fra i soci appartenenti alle Istituzioni antropologiche fiorentine o comunque che sia un socio residente. Il Presidente e il Consiglio direttivo durano in carica un quinquennio e possono essere rieletti. Eventuali membri dimissionari o deceduti saranno sostituti per cooptazione del Consiglio in carica.
  10. Il Presidente rappresenta legalmente la Società, vigila sull’osservanza dello Statuto e del Regolamento, può adottare provvedimenti d’urgenza che dovranno essere sottoposti a ratifica in occasione della prima riunione del Consiglio. Il Presidente aduna il Consiglio, convoca e dirige l’Assemblea e ne fa eseguire le deliberazioni tramite gli incarichi dei rispettivi consiglieri, convoca le adunanze scientifiche, le conferenze e i convegni di studio e ne dirige i lavori; egli è supplito nei casi di assenza o di impedimento da un vice-presidente o dal consigliere più anziano di nomina a socio. Il Presidente o chi lo supplisce è obbligato a riunire il Consiglio e/o l’Assemblea se richiesto dalla metà dei componenti i due organi.
  11. Il Consiglio della Società provvede alla gestione della medesima, alla pubblicazione dell’organo sociale ed alla nomina del Direttore scientifico della Rivista nonché di un Comitato di redazione nel quale la figura del redattore capo coordina e dirige l’attività della redazione, coadiuva il Direttore scientifico e lo vicaria anche ad interim. Per la validità delle deliberazioni del Consiglio si richiede la presenza di almeno 6 consiglieri. È fatto obbligo al Consiglio direttivo di ammonire, sospendere, revocare la nomina a qualsiasi suo socio, che si trovi nella condizione prevista dall’art. 4, per garantire l’immagine morale e scientifica del Sodalizio.
  12. L’ “Archivio per l’Antropologia e la Etnologia” è aperto alla libera collaborazione degli studiosi. I contributi scientifici originali presentati per la pubblicazione sull’ “Archivio” sono, in linea di massima, comunicati nelle riunioni scientifiche. Alla direzione della Rivista spetta l’esclusiva responsabilità dell’accettazione dei lavori e quindi dell’andamento scientifico della medesima.
  13. Al Consiglio direttivo, in unione alla Direzione e al Comitato di redazione dell’ “Archivio”, spetta di determinare la mole di ciascun fascicolo o volume e di prendere tutti gli altri provvedimenti che implicano impegni finanziari.
  14. Alla riscossione delle quote e di tutte le entrate e alla erogazione dei fondi secondo le direttive del Consiglio, provvede il Consigliere amministratore. Egli è tenuto a conservare ogni atto a ciò relativo e prepara i bilanci, che, approvati dal Consiglio sono sottoposti all’esame dei Revisori dei conti di cui al seguente art. 15.
  15. L’Assemblea nomina per ciascun anno finanziario, 3 Revisori dei conti, scelti fra i soci ordinari non appartenenti al Consiglio direttivo. I Revisori dei conti riferiscono per iscritto sull’andamento dell’amministrazione.
  16. L’anno finanziario coincide con l’anno solare. Il bilancio preventivo e quello consuntivo corredati della relazione scritta dei Revisori dei conti debbono essere presentati dal Consiglio direttivo all’approvazione dell’Assemblea generale amministrativa entro il mese di febbraio di ciascun anno.
  17. Il Bibliotecario di cui all’art. 9, vigila sull’andamento della biblioteca, ne conserva e aggiorna gli inventari, presenta annualmente al Consiglio una relazione sullo stato e la consistenza del patrimonio librario. D’intesa col Direttore della Rivista esso può decidere dell’opportunità di accettare eventuali proposte di cambio che rivestano carattere d’urgenza, presentandole poi all’approvazione del Consiglio della Società nella prossima adunanza.
  18. Il Consiglio compila un Regolamento interno che è sottoposto all’approvazione dell’Assemblea e può essere eventualmente modificato nelle adunanze amministrative su proposta del Consiglio. Eventuali proposte di modifiche al presente Statuto possono essere avanzate dal Consiglio in proprio o dietro richiesta di almeno i due terzi dei soci ordinari in regola con la quota sociale annuale. Tali proposte debbono essere comunicate ai soci almeno due mesi prima di un’Assemblea amministrativa ed approvate da almeno due terzi dei presenti. Da tale procedura è escluso l’art. 1 che definisce le caratteristiche essenziali della Società e la cui eventuale modifica può essere decisa solo all’unanimità dei soci iscritti.